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Vioxx: il rischio cardiovascolare persiste per 1 anno dopo la sospensione dell’assunzione


Un’analisi di lungo periodo ha confermato che il farmaco antinfiammatorio Vioxx ( Rofecoxib ) aumenta di quasi 2 volte il rischio di ictus e di infarto miocardico.
Il rischio si attenua dopo un anno dall’interruzione.
Anche gli altri inibitori Cox-2 possono aumentare il rischio cardiovascolare.

Lo studio APPROVe ha riguardato 2.587 ( arruolati nel periodo 2000-2001 ) con storia di adenomi colorettali; ed era stato disegnato con l’obiettivo di valutare l’effetto del trattamento con Rofecoxib sulle recidive dei polipi neoplastici nell’intestino crasso.

Lo studio è stato interrotto dalla società farmaceutica e sponsor, Merck & Co, nel 2004.
Poco dopo Merck & Co ha ritirato il Vioxx dal mercato per l’aumentato rischio cardiovascolare nel gruppo Rofecoxib.

I Ricercatori dello studio APPROVe hanno continuato a seguire i pazienti per almeno 1 anno.

L’analisi è stata compiuta sull’84% dei partecipanti iniziali; i dati di mortalità oltre il termine dello studio hanno invece riguardato il 95% dei soggetti.
E’ stata valutata l’incidenza del combinato infarto miocardico non-fatale, ictus non-fatale e morte per cause cardiovascolari, emorragiche e sconosciute.

I risultati hanno mostrato che un anno dopo aver sospeso il trattamento con Vioxx, i partecipanti presentavano ancora un rischio di infarto miocardico, ictus o morte, più alto del 79% rispetto ai partecipanti trattati con il placebo.

Il rischio di infarto miocardico o di ictus per i pazienti trattati con Vioxx nel corso dello studio era doppio, rispetto ai soggetti che avevano ricevuto placebo, nell’arco di 1 anno dopo la fine dello studio, mentre il rischio di morte era superiore del 31% rispetto al placebo ( Xagena2008 ).

Fonte: The Lancet, 2008


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