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L’aumento della pressione sanguigna con gli inibitori Cox-2 può avere significato clinico nei pazienti a maggior rischio cardiovascolare


I farmaci antinfiammatori non steroidei ( FANS ) non selettivi sono associati ad un innalzamento della pressione sanguigna.

Una meta-analisi ha confrontato gli effetti dei Coxib, inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, rispetto al placebo, ai FANS non-selettivi riguardo all’innalzamento della pressione sanguigna e all’ipertensione.

Prima del maggio 2004, sono stati pubblicati 19 studi clinici randomizzati con i Coxib.
Tali studi hanno incluso 45.451 partecipanti per i quali erano disponibili i dati di pressione sanguigna.

Tra gli studi clinici analizzati, i Coxib hanno prodotto un aumento della pressione sanguigna sistolica e diastolica rispetto al placebo ( 1.06mmHg ) e ai FANS non selettivi ( 1.34mmHg ).

Gli inibitori della ciclossigenasi-2 sono risultati correlati con un più alto, non significativo, rischio ( rate ratio, RR ) di causare ipertensione rispetto al placebo ( RR = 1.61; p = 0.10 ) e ai FANS non selettivi ( RR = 1.25; 0.23 ).

Rofecoxib ( Vioxx ) ha prodotto un incremento della pressione sanguigna sistolica ( 2.83mmHg ) e un rischio non-significativamente più elevato di sviluppare un aumento clinicamente rilevante della pressione sistolica rispetto a Celecoxib ( Celebrex ) ( RR = 1.50; p = 0.05 ).

La meta-analisi ha mostrato una più alta, non-significativa, incidenza di sviluppare ipertensione con gli inibitori della ciclossigenzasi-2 rispetto ai FANS non-selettivi.
Questi aumenti di pressione sanguigna possono essere clinicamente significativi nei soggetti con un maggior rischio cardiovascolare.( Xagena2005 )

Aw T-J et al, Arch Intern Med 2005; 165: 490-496

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